Amref Health Africa ha affidato il
racconto del Sud Sudan – il paese più giovane e povero al mondo – allo sguardo altrettanto giovane
e creativo degli studenti dell’Istituto Europeo di Design, che hanno tradotto le loro
sensazioni in 9 graphic novel originali, oltre gli stereotipi. Sono state
presentate lo scorso 9 luglio, proprio nel giorno dell’anniversario dell’indipendenza del Sud Sudan,
faticosamente conquistata 8 anni fa, al costo di migliaia di vite umane.
Entrare “dentro il Sud Sudan”,attraverso i
racconti e le immagini degli operatori di Amref, impegnati nel Paese dal 2008
con il progetto SANI, che ha l’obiettivo
di migliorare le condizioni socio-economiche e sanitarie, di sicurezza
alimentare e nutrizionali della popolazione della Greater Equatoria.
Entrare nel Sud Sudan per disegnarne delle storie, con
tutte le difficoltà di
interpretazione dovute alla distanza geografica, culturale e di vita che separa
degli studenti milanesi mediamente benestanti dagli abitanti del Paese più povero e giovane al mondo.
Nel leggere sul sito homehope.corriere.it le 9
graphic novel realizzate da altrettanti studenti di Illustrazione e
Animazione IED Milano sul Sud Sudan,si comprende come l’obiettivo di Amref sia stato ben
raggiunto: offrire uno sguardo profondo, nuovo e giovane, libero da
stereotipi, su quell’Africa
in cui la No profit opera da oltre 60 anni.
9 storie sui temi della salute, della sicurezza alimentare, dell’acqua e dell’igiene in un Paese che ha ottenuto l’Indipendenza solo il 9 luglio del 2011, a seguito di una sanguinosa guerra civile; 9 opere di cui gli studenti IED sono autori a tutto tondo, sia della parte testuale sia di quella visiva, e che sono state presentate in occasione dell’anniversario di questa faticosa indipendenza. Ciascuna è a suo modo poetica, alcune più struggenti e drammatiche, altre cariche di speranza, quella speranza e quel futuro che stentano a farsi spazio in uno degli Stati con gli indicatori di salute tra i più pessimisti al mondo.
Delle 9 graphic novel lo scorso 9 luglio ne sono state
premiate in particolare tre: quelle di Michele Accorsi, Giulia Masia e
Lucrezia Pompa, autori rispettivamente di Farfalla kukupu, I
colori dell’unione
e Una notte di parole. I tre vincitori , così come gli altri studenti partecipanti al progetto, sono stati
guidati nel percorso creativo dai docenti tutor Alberto Ponticelli
(fumettista) e Fabio Berio (storico).
Dopo essere “entrati nel Sud Sudan” i ragazzi ne
sono “usciti”, raccontando le loro sensazioni. C’è chi afferma “questo percorso non l’ho
fatto per gli altri, ma per me stessa. Da oggi io non ignoro più“, perché – come prosegue una collega – “mi ha dato l’opportunità di interessarmi a questo
Paese, a queste problematiche e a questo mondo che era sì noto, ma che nella mia testa (e
nella mia società)
era generalizzato”. C’è chi sostiene “hoscavato dentro di
me, collegando idealmente la loro malnutrizione, ai nostri disturbi
alimentari” e chi dichiara di aver capito “che non dobbiamo, non possiamo stravolgere il loro mondo.
Non dobbiamo esportare la nostra cultura“.
Su questa linea anche Rossella Bertolazzi, Direttore
della Scuola di Arti Visive IED Milano, che dichiara: “Un progetto come quello condotto
con Amref, in cui le ragazze e i ragazzi devono informarsi, studiare, capire,
calarsi dentro una realtà che
non è la loro realtà per potersi poi esprimere e dare
il meglio con il linguaggio universale delle immagini, servirà loro moltissimo: è un qualcosa che si porteranno
dietro tutta la vita.”
“Per
noi di Amref – dichiara Paola
Magni, Area Programmi di Amref Health Africa – è importante riuscire a comunicare l’Africa oltre gli stereotipi, con
strumenti nuovi e creativi, una sfida che ci contraddistingue da sempre. Per
questo siamo molto orgogliosi della collaborazione con IED, legata al mondo
digitale e a narrazioni innovative delle tante storie di questo Continente. A
maggior ragione perché è stata fatta dai giovani per i
giovani: è proprio
con le nuove generazioni che vogliamo raccontare l’Africa come una risorsa, che
dobbiamo rispettare, raccontare e disegnare».
La collaborazione tra Amref e IED Milano e la realizzazione
delle nove graphic novel è la
continuazione ideale del precedente progetto realizzato dalla Ong in
collaborazione con il Corriere della Sera, “Home/ Hope” e
che ha portato a una graphic novel realizzata in realtà virtuale ambientata in Sud Sudan
da Gabriel Pacheco in collaborazione con Gabriela Jacomnella, e pubblicata in
versione cartacea su La Lettura del Corriere della Sera (il 31 luglio
2016), e come web reportage su homehope.corriere.it.
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