Di Filippo Nardozza.
Da qualche giorno nei supermercati Coop Lombardia è possibile trovare aree
espositive con prodotti suggeriti e consigli per un’alimentazione
salutare, a cura di Smartfood IEO, programma di ricerca per l’identificazione di alimenti che custodiscono molecole in grado di
attivare i geni della longevità e rallentare i processi di invecchiamento e
le malattie correlate. Perché la prevenzione parte dal piatto e prima
ancora dalla spesa.
Andando al supermercato, da oggi
potrebbe capitarvi di imbattervi in insolite aree espositive, “isole”
identificate dal claim Cibo e salute: cosa dice la scienza. Siamo
nei punti vendita della rete di Coop Lombardia e farvi caso – anziché
procedere in una spesa frettolosa e poco “consapevole” – potrebbe essere molto
utile nel provare a fare prevenzione verso certe malattie già dal carrello.
Per la prima volta ricercatori e
nutrizionisti entrano al supermercato per suggerire direttamente al consumatore
gli alimenti ideali per comporre colazioni, spuntini e pasti salutari e dare
consigli sull’alimentazione quotidiana. Si
tratta del progetto realizzato dalla cooperativa della grandi
distribuzione con lo IEO – Istituto Europeo di Oncologia, sulla base
delle linee guida del team Smartfood programma di ricerca e divulgazione
scientifica nel campo della nutrigenomica.
La nuova frontiera della scienza della nutrizione è infatti proprio quella di
individuare abitudini alimentari che possano ridurre il rischio di malattie
croniche (diabete, patologie cardiovascolari, tumori) e aumentare
l’aspettativa di vita.
Così, in queste aree espositive
permanenti dedicate alla salute e alla prevenzione – le isole
Smartfood, che avranno rotazione stagionale, proprio come quella dei
prodotti freschi – i clienti potranno scegliere tra alimenti e ingredienti
indicati da Smartfood IEO per comporre piatti salutari: frutta e verdura
fresca di stagione; semi, frutta secca e disidratata; spezie; cereali e legumi;
pesce, uova e latticini; minestroni e zuppe; cioccolato e caffè.
Capofila e punto vendita di lancio
ufficiale del progetto è stata qualche giorno fa l’Ipercoop di Piazza Lodi, a
Milano, alla presenza anche dello chef Davide Oldani che, nel corso di
uno show cooking, ha creato in diretta un piatto (nello specifico una
gustosa vellutata di stagione)con alimenti selezionati dai
ricercatori IEO.
I cibi
selezionati e presenti nelle isole Smartfood delle Coop Lombardia sono
accompagnati da cartellonistica dedicata e leaflet informativi su come
comporre i pasti, sui fabbisogni nutrizionali e sui miti legati
all’alimentazione. Anche degli speciali “commessi”, inoltre, daranno il loro
contributo: sono i “Cantastorie”, personale Coop formato dal team
Smartfood IEO, a disposizione per daremaggiori informazioni sulle
caratteristiche del progetto.
La
collaborazione tra IEO e Coop non è nuova, essendo iniziata in realtà lo
scorso anno “sul piano culturale, con l’idea della mostra fotografica ‘Io
ero, sono, sarò’ realizzata dalla fotogiornalista Silvia Amodio per
sensibilizzare sulla prevenzione contro il tumore al seno” – racconta Alfredo
De Bellis, Vice presidente vicario Coop Lombardia. “Oggi il programma si
concretizza con un altro passo che darà il via nei prossimi mesi anche a un’attività
charity. Con la vendita di questi prodotti sarà infatti dato un contributo
alla ricerca scientifica oncologica e cardiovascolare della Fondazione
IEO-CCM”.
Ma quanto
è importante l’alimentazione per una seria prevenzione del rischio
oncologico (e non solo)? “La grande sfida è arrivare prima del cancro.
Sappiamo però che in questa sfida il sapere non basta, perché per battere
d’anticipo il tumore bisogna proteggersi quando si è sani anche attraverso
stili di vita adeguati, in primis l’alimentazione – racconta Mauro
Melis, Amministratore Delegato IEO. “La popolazione ancora non è
abbastanza convinta e consapevole di questa opportunità di salute e per questo,
per un Istituto di ricerca e cura come il nostro, è importante trovare partners
in grado di diffondere il messaggio e di incidere sui comportamenti quotidiani
delle persone. Speriamo, dopo l’esperienza nella nostra Regione, di poter
estendere la nostra collaborazione a livello nazionale”.
Consigli
pratici per comporre
il nostro piatto arrivano da Lucilla Titta, coordinatrice del
programma Smartfood IEO: “Il ‘piatto sano’ dovrebbe essere composto per
metà da frutta e verdura di stagione, non solo come contorno ma anche come
ingrediente per primi e secondi piatti. La varietà è fondamentale anche
per quanto riguarda le fonti di proteine: è consigliabile consumare pesce
azzurro di piccola taglia tre volte a settimana, e carne bianca, uova e
latticini massimo due volte a settimana ciascuno. I legumi
rappresentano un’ottima fonte proteica ricca di fibre da portare in
tavola almeno tre volte a settimana. Un quarto del piatto sano deve essere
costituito da fonti di carboidrati complessi come pane, pasta e cereali in
chicco, sempre meglio integrali. Infine si possono scegliere erbe
aromatiche e spezie per ridurre l’uso di sale e naturalmente l’immancabile
olio extravergine di oliva come condimento principale”.
Gran parte degli
investimenti in scienze genomiche e in tecnologie dello IEO – che quest’anno
celebra 25 anni di impegno con finalità “non
profit” per la lotta al cancro nell’area clinica, di
ricerca e formazione –
hanno l’obiettivo
di comprendere l’origine
della malattia tumorale e intercettare i meccanismi che la scatenano. Quanto
allo specifico programma Smartfood in scienze
della nutrizione e nella comunicazione, questo si dedica (oltre alla
nutrigenomica) proprio alla
divulgazione, con gli obiettivi di creare e diffondere messaggi condivisi dalla
comunità scientifica, combattere disinformazione e asimmetria informativa,
indurre una scelta alimentare consapevole per promuovere la salute e la
prevenzione primaria e secondaria. Per maggiori info, smartfood.ieo.it.